Persistono gravi irregolarità nelle liste d’attesa

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha nuovamente richiamato le Regioni riguardo alle liste d’attesa nella sanità pubblica. In una lettera indirizzata al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, Schillaci evidenzia che il 27% delle strutture sanitarie presenta ancora irregolarità significative. Tra le problematiche segnalate: agende chiuse arbitrariamente, liste d’attesa gonfiate e sistemi di prenotazione frammentati. Il Ministro definisce questa situazione “indegna” e sottolinea l’urgenza di interventi immediati per garantire il diritto alla salute dei cittadini.
Reazioni delle Regioni e richieste di riforma
Le Regioni, pur non rilasciando dichiarazioni ufficiali, hanno espresso disagio per quella che definiscono un’inerzia del Ministero della Salute riguardo alla riforma del ruolo dei medici di base. Secondo fonti della Conferenza delle Regioni, tale riforma sarebbe fondamentale per rispondere alle esigenze della popolazione e migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni, incidendo positivamente sulle liste d’attesa. Questo malcontento si è acuito dopo la lettera del Ministro Schillaci a Fedriga.
Azioni intraprese e risultati ottenuti
Nonostante i richiami, alcune Regioni hanno già adottato misure per affrontare il problema. Ad esempio, nel Lazio, l’applicazione rigorosa delle normative ha portato a una riduzione dei tempi medi di attesa da 42 giorni nel 2023 a soli 9 nei primi mesi del 2025. Questo dimostra che, applicando correttamente le leggi esistenti, è possibile ottenere risultati tangibili nel migliorare l’accesso alle cure per i cittadini.