Un Decreto che Esclude la Sanità
Il Decreto PA 2025, pubblicato il 14 marzo sulla Gazzetta Ufficiale, porta importanti cambiamenti nella pubblica amministrazione. Tuttavia, il settore sanitario sembra essere il grande assente. Nonostante il titolo ufficiale del decreto faccia riferimento alla “funzionalità delle pubbliche amministrazioni”, le misure contenute riguardano principalmente le funzioni centrali dello Stato e, in parte, quelle locali. Questo ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti e le amministrazioni regionali. Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha espresso perplessità sulla mancanza di norme per migliorare il reclutamento del personale sanitario. Forse questa assenza è legata all’attesa approvazione del Ddl A.S. 1241, attualmente in esame in Parlamento, che potrebbe affrontare il tema della sanità in modo specifico.
Le Norme che Toccano Indirettamente la Sanità
Nonostante l’assenza di misure dirette per la sanità, alcune disposizioni del decreto possono avere effetti sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Tra gli articoli di rilievo troviamo:
- Articolo 3: Riguarda la mobilità del personale, il riconoscimento dei titoli di studio esteri e la stabilizzazione dei comandi.
- Articolo 12: Introduce nuove regole sul comporto per malattia.
- Articolo 16: Tratta il tema dell’invalidità pensionabile per i nuovi assunti nel settore pubblico. Questi articoli possono avere un impatto indiretto sulle strutture sanitarie, soprattutto in tema di gestione del personale e assunzioni.
Mobilità Volontaria: Un Nodo da Sciogliere
Un altro punto critico del Decreto PA 2025 è la questione della mobilità volontaria nel pubblico impiego. L’articolo 3 stabilisce che il 15% delle nuove assunzioni debba essere destinato alla mobilità del personale. Tuttavia, questa misura entra in conflitto con il Decreto Milleproroghe 2025, che conferisce alle aziende sanitare una maggiore discrezionalità nel gestire la mobilità prima di avviare concorsi pubblici. Questo disallineamento normativo rischia di generare incertezze tra le amministrazioni sanitarie, rendendo necessaria una chiarificazione.
Fonti:
- Gazzetta Ufficiale: www.gazzettaufficiale.it
- Conferenza delle Regioni: www.regioni.it